Con il termine fertilità in ambito medico si indica la capacità biofisiologica della donna e/o dell’uomo di avere dei figli, una sorta di attitudine a concepire il cui contrario è espresso dal termine sterilità. Una cosa fondamentale da sapere è che la fertilità sia maschile sia femminile risente dei normali processi di invecchiamento dell’organismo e diminuisce all’avanzare dell’età. Un valido aiuto per contribuire al miglioramento della fertilità femminile potrebbe essere l’uso di integratori specifici composti da sostanze naturali in grado allo stesso tempo di supportare il benessere dell’organismo. Di tali prodotti ne esistono molte varietà con marche, formati e formulazioni disponibili online su e-commerce farmaceutici accreditati come l’integratore Chirofol 500 disponibile al link: https://www.efarma.com/chirofol-500-integratore-fertilita-20-compresse.html.

Vediamo ora alcune informazioni necessarie a comprendere a fondo la fertilità femminile e i consigli per aumentarla.

Quali sono le cause dell’infertilità femminile?

Le cause più comuni di infertilità femminile dipendono da problemi dovuti all’ovulazione, alle tube di Falloppio, all’utero o alla cervice.

L’età è un parametro molto importante nell’infertilità femminile, poichè quando una donna invecchia, la sua fertilità tende a diminuire.

I problemi di ovulazione possono dipendere da uno o più fattori seguenti:

  • problemi ormonali
  • presenza di tumori
  • Consumo di alcol o droghe
  • Problemi tiroidei
  • eccesso di peso o magrezza eccessiva
  • stress psico-fisico
  • sovrallenamento

Il danno alle tube di Falloppio o all’utero può dipendere da

  • presenza di infezioni negli organi femminili
  • Polipi nell’utero
  • Endometriosi
  • patologie croniche
  • difetti all’utero o alle tube di Falloppio fin dalla nascita

Come aumentare la fertilità femminile in modo naturale

E’ possibile migliorare la possibilità di concepimento anche seguendo delle semplici regole che consentono ad ogni donna di avere uno stile di vita sano ed equilibrato. Nello specifico sarebbe opportuno:

  • mantenere un buon peso corporeo;
  • non fumare;
  • seguire un regime alimentare variegato e sano;
  • svolgere costante attività fisica;
  • allontanare lo stress;
  • coinvolgere il partner perché anche lo stile di vita maschile influenza le probabilità di concepimento;
  • parlare con il vostro medico dopo sei mesi di tentativi infruttuosi, per ricevere consigli su come migliorare la fertilità.

Cosa sono gli integratori per la fertilità

Gli integratori per la fertilità sono prodotti alimentari che hanno lo scopo di migliorare lo stato di salute e favorire il regolare funzionamento dell’organismo maschile e femminile. In altre parole sono nutrienti composti da sostanze comunemente presenti nel cibo di cui però abbiamo carenza o fabbisogno.

È bene tuttavia ricordare che gli integratori, come riportato anche sulle confezioni, non possono essere intesi come sostitutivi di una dieta equilibrata e di uno stile di vita sano.

Perché è utile usare integratori per aumentare la fertilità femminile

Molte donne che desiderano vivere l’esperienza di una gravidanza sono alla ricerca di metodi e rimedi per aumentare la fertilità: ma capita che dopo i 35 anni restare incinta è sempre più difficile. Questo perché l’ipofisi inizia ad avere più difficoltà a produrre la follitropina, e cioè l’ormone follico stimolante (FSH). Per aumentare le probabilità di concepimento è quindi necessario modificare il proprio stile di vita, adottando abitudini più sane, ricorrendo anche all’aiuto di integratori in grado di favorire la fertilità femminile.

Prima di cominciare un trattamento a base di integratori è necessario consultare il proprio medico, nonché è altrettanto fondamentale ricordare che non è giustificata l’assunzione di sostanze biologicamente attive per supplementazione, e per lunghi periodi di tempo, senza una reale carenza o senza monitoraggio specialistico a breve scadenza di tempo.

In farmacia esistono diversi integratori, accreditati e validati, che contengono sostanze attive naturali e vitamine che possono migliorare la fertilità. Le sostanze più importanti contenute in questi integratori sono:

  • Acido folico: (vitamina B9 o acido pteroilglutammico) è una vitamina idrosolubile del Gruppo B; i folati alimentari sono contenuti prevalentemente in alimenti quali il fegato, le verdure a foglia larga di colore verde scuro, i fagioli, il germe di grano, il lievito, il tuorlo d’uovo, le barbabietole, il succo d’arancia e il pane integrale, e sono presenti sotto varie forme. La carenza di acido folico può portare a elevati livelli di omocisteina e a difetti di chiusura del tubo neurale ossia delle strutture embrionali dalle quali originano l’estremo cefalico e la colonna fetali, nonché un aumento del rischio cardiovascolare nella successiva gravidanza.
  • Acido docosaesaenoico (DHA): è il componente principale dell’olio di pesce, appartenente agli acidi grassi polinsaturi, che sono importanti componenti dei lipidi strutturali, costituiscono cioè le pareti delle cellule, in particolare di neuroni, nervi, guaine mieliniche, retina e vasi. L’obiettivo di mantenimento di uno stato di salute ideale richiede l’adozione di una dieta bilanciata che deve prevedere un attento bilancio di assunzione dei macronutrienti, quali carboidrati al 55-60%, lipidi al 25-30% e proteine al 12-15%, e dei micronutrienti, come minerali e vitamine. Unitamente all’acido docosaesaenoico, altri due importanti alimenti ricchi di omega-3 sono l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido alfa linolenico (ALA), che oltre a esercitare un ruolo antinfiammatorio sembrano direttamente correlati a una buona composizione dello sperma e alla salute dell’ovocita.
  • L-Carnitina: è una molecola idrosolubile presente in tutte le cellule del nostro organismo; agisce come vettore degli acidi grassi dal citoplasma al mitocondrio e ha proprietà detossificanti, antiossidanti e antinfiammatorie. DHA e L-carnitina possono agire sinergicamente, per l’azione combinata costruttiva e riparativa, anche nei confronti degli endoteli vasali, oltre che delle membrane neuronali e gliali potenziando anche le strutture interessate al concepimento.
  • Inositolo: vitamina B7, i suoi derivati migliorano la funzionalità ovarica.
  • Ferro:svolge molte importanti funzioni, consente il trasporto dell’ossigeno a tutti i tessuti, grazie all’emoglobina che lo contiene nel gruppo eme; fa parte della mioglobina, costituente chiave dei muscoli; agisce su enzimi e coenzimi, quali citocromi, catalasi, perossidasi e metallo-flavoproteine; contribuisce alla sintesi della dopamina e della serotonina, utile prima e durante la gravidanza e successivamente nel puerperio, considerando coinvolti anche gli attuatori del suo assorbimento.
  • Magnesio: modula il tono e la contrattilità delle fibre muscolari lisce della parete dei vasi sanguigni, interagendo con gli ioni calcio; è un co-modulatore della pressione arteriosa nonché il maggior determinante del metabolismo del glucosio e dell’insulina che è l’ormone chiave nel metabolismo del magnesio stesso, infatti ne facilita il trasporto dal compartimento extracellulare a quello intracellulare. La decisione di iniziare o meno la supplementazione va quindi presa considerando tutte le variabili in gioco, fra cui la presenza di un adeguato apporto di calcio.
  • Vitamine e alimenti ricchi di antiossidanti:combattendo efficacemente lo stress ossidativo dell’intero organismo, è possibile migliorare anche la composizione dello sperma e la qualità ovocitaria. Le vitamine antiossidanti sono i carotenoidi (provitamina A), la vitamina C e la vitamina E. La vitamina C è tipica della frutta acidula e di alcune verdure, mentre la vitamina D è biologicamente attiva non solo nel metabolismo dell’osso, ma anche nella modulazione della competenza immunitaria, nel metabolismo muscolare e nel decorso della gravidanza. La vitamina D svolge anche un ruolo determinante nella sintesi degli ormoni steroidei e dei prodotti delle gonadi di entrambi i partner.
  • Minerali e componenti alimentari salini: i minerali antiossidanti sono zinco e selenio, il primo è contenuto soprattutto in fegato, carne, latte e derivati, alcuni molluschi bivalvi (ostriche), mentre il secondo è contenuto soprattutto in carne, prodotti della pesca, tuorlo d’uovo, latte e derivati.
  • Polifenoli:si dividono in fenoli semplici, flavonoidi, tannini, e ne sono ricchissimi gli ortaggi, la frutta con i relativi semi, il vino, i semi oleosi, caffè, tè, cacao, leguminose e cereali integrali.

Principalmente la Farmaceutica industriale, ma anche l’Erboristeria scientifica propongono per lei: vitamine B1, B2, B3, B5, B6 e B12, cromo, ferro, iodio, manganese, magnesio, selenio, inositolo, acido folico, vitamina C, rame, zinco, vitamina D, calcio, vitamina E, agnocasto.