La fame nervosa rappresenta una risposta psicologica o psicosomatica negativa a situazioni di disagio specifiche o generiche.

Questo fenomeno si manifesta con un desiderio più o meno intenso, ma biologicamente ingiustificato, di consumare cibi che condividono proprietà organolettiche e gustative simili.

Le cause della fame nervosa sono principalmente di natura psico-emotiva, anche se il meccanismo preciso non è del tutto compreso. Questo perché l’attivazione della fame è mediata fisiologicamente da ormoni e neurotrasmettitori che, nella fame nervosa, non seguono un andamento “normale”.

Per gestire la fame nervosa, è fondamentale comprendere la sua origine e lavorare sull’atteggiamento mentale di chi ne soffre, chiedendo consulenza ad una specialista al link seguente https://biologanutrizionistatrieste.it/atteggiamento-mentale/.

Cause comuni della fame nervosa

La fame nervosa può essere causata principalmente da due sintomi psicologici:

  • Agitazione e/o ansia;
  • Diminuzione del tono dell’umore e depressione.

Non si deve cadere nell’errore di pensare che una di queste possa escludere l’altra dato che spesso si alternano, con uno stato d’animo prevalente rispetto all’altro.

Ma quali sono gli eventi stressanti che possono portare o aumentare questi disagi e, di conseguenza, la fame nervosa?

Gli eventi più gravi sono: la difficoltà nel gestire un lutto, una condanna penale, l’infedeltà coniugale, problemi finanziari, la perdita del lavoro, l’aborto, la separazione dal partner, la gravidanza non pianificata, il divorzio e così via.

Nella vita di tutti i giorni, anche situazioni “normali” come un trasloco, cambiamenti lavorativi, la pianificazione delle vacanze o il loro termine possono avere un peso significativo.

Secondo l’esperienza degli psicoterapeuti, la causa della fame nervosa va ricercata nei meccanismi interni, psicologici ed emotivi, piuttosto che negli eventi esterni.

Rimedi per la fame nervosa

L’esercizio fisico, da svolgere anche comodamente a casa, ha un ruolo fondamentale nella gestione della fame nervosa, poiché contribuisce all’equilibrio dei segnali fisiologici e al miglioramento dell’autostima e del tono dell’umore grazie alla produzione di endorfine e serotonina.

Inoltre, è importante raggiungere e mantenere uno stato di rilassamento fisico e mentale attraverso pratiche come il training autogeno, il rilassamento guidato, la meditazione e lo yoga, specialmente quello che prende il nome di pranayama.

Chi riesce a controllare la tensione muscolare e a ridurre la velocità del pensiero può ottenere un controllo totale sulla fame nervosa.

Nella vita di tutti i giorni, non è sempre possibile affrontare i momenti di disagio facendo attività fisica o meditando.

In alcuni casi, cedere al bisogno di mangiare (assecondando la fame nervosa) è certamente meglio di assumere altri comportamenti dannosi come il fumo o l’assunzione di alcol.

È fondamentale quindi trovare un equilibrio non solo per quanto riguarda il benessere psico-emotivo, ma anche dal punto di vista nutrizionale.

In questo contesto, le persone si dividono principalmente in due categorie: coloro che preferiscono cibi dolci e cremosi, spesso scelti per consolarsi, e coloro che prediligono cibi salati e croccanti, tipici di chi è ansioso.

Cosa mangiare in caso di fame nervosa

Chi ha il desiderio di sgranocchiare può trarre beneficio dalla scelta di verdure crude come carote, rapanelli, sedano, pomodori e peperoni.

Per coloro che desiderano limitare l’assunzione di carboidrati, le gallette di cereali o legumi, o altri sostituti del pane privi di grassi aggiunti, rappresentano un’alternativa valida.

Chi preferisce cibi morbidi può optare per yogurt bianchi magri.

Indipendentemente dalla scelta, è consigliabile consumare piccole porzioni (2-3 gallette, 1 yogurt, ecc.) e aspettare almeno 10-20 minuti prima di eventuali aggiunte.

Spesso, questo intervallo di tempo è sufficiente per superare il momento di crisi.

FONTI

www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/f/fame-nervosa

www.santagostino.it/it/santagostinopedia/la-fame-nervosa

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