Grazie alla continua ricerca che viene portata avanti nel settore dell’integrazione, abbiamo oggi la possibilità di godere di numerosi prodotti che possono andare a completare, con proverbiale efficienza, la nostra alimentazione.

Alcune fasce della popolazione infatti, come ad esempio gli sportivi, o gli anziani, possono necessitare di fabbisogni nutrizionali specifici che difficilmente possono essere raggiunti attraverso l’alimentazione. Ecco che in un contesto come questo diventa essenziale, o quantomeno caldamente auspicabile, investire nell’integrazione. I nutrienti per i quali questa fascia della popolazione necessita, una attenzione particolare nell’assunzione sono solitamente le vitamine e sali minerali, e le proteine.

Grande è stata la polemica che si è creata attorno al grande universo dell’integrazione attraverso l’utilizzo delle proteine in polvere, arrivando anche in casi estremi dove esse vengano considerate come un prodotto inutile, nocivo, e addirittura pericoloso. La realtà non è questa, ma cerchiamo di comprenderla andando a capire che cosa sono le proteine in polvere.

Le proteine in polvere sono degli integratori che concentrano, in forma pura e più o meno assimilabile, il macronutriente delle proteine. Attraverso un processo di concentrazione è possibile ottenere, a partire da fonti animali o vegetali, la proteina pura, e pronta da essere assunta. Il processo che porta alla loro estrazione non prevede solitamente l’utilizzo di prodotti chimici aggressivi, ma una semplice trasformazione di alcuni sottoprodotti dell’industria, come nel caso delle proteine del siero del latte ricavate anche dalla lavorazione della ricotta.

Tipologie delle proteine in polvere

In commercio possiamo trovare numerose tipologie di proteine in polvere che vengono divise sia per origine della matrice (animale o vegetale) sia per il livello di purificazione e di velocità di assimilazione. Per semplicità ed economicità di estrazione, sono oggi disponibili sul mercato prevalentemente proteine derivate da fonti animali: queste infatti hanno il vantaggio di poter essere ricavate da sottoprodotti dell’industria alimentare (siero della ricotta, albume delle uova etc), in questo modo dunque i costi di produzione si abbassano in modo significativo, e consentono praticamente a chiunque di poter accedere, ad un prezzo contenuto, a questi prodotti.

Le fonti vegetali invece sono ancora oggetto di ricerca; si stanno infatti ancora studiando le fonti più perforanti e complete dalle quelli estrarle, ma di queste ne parleremo in modo più approfondito in seguito. Dal punto di vista della velocità di assimilazione e raffinazione esistono le proteine concentrate, isolate ed idrolizzate.

Le proteine in polvere che vengono utilizzate con maggiore frequenza sono quelle isolate ed idrolizzate del siero del latte: questa fonte, grazie alla particolare tecnica di lavorazione, si contraddistinguono per una eccezionale velocità e semplicità di assimilazione e digestione, parametri questi molto considerati dagli sportivi, che necessitano spesso di un integratore a rapido assorbimento.

Le proteine in polvere fanno male?

La risposta semplice, e più immediata possibile è no, assolutamente no. Questi integratori infatti non vanno a sintetizzare nulla, ma semplicemente a concentrare un macronutriente che negli alimenti solidi si trova assieme ad altro: i vantaggi che ne derivano sono molteplici in quanto consentono di gestire nel migliore, e anche più semplice, dei modi l’assunzione di questo macronutriente, soprattutto per coloro che hanno dei fabbisogni particolarmente elevati da raggiungere (sportivi), oppure per coloro che per motivazioni mediche o di impossibilità non riescono ad assicurarsi una assunzione sufficiente, rispetto al proprio fabbisogno, attraverso l’alimentazione (anziani e malati).

Le proteine in polvere inoltre si contraddistinguono per essere, in alcuni casi, un vero e proprio farmaco, tanto da essere utilizzato nel trattamento di alcune malattie o condizioni, come la sarcopenia. Se infatti vengono utilizzate per raggiungere il proprio fabbisogno giornaliero, non si rischia assolutamente nulla, e si dimostrano come una valida alternativa agli alimenti solidi.

Le proteine in polvere fanno dimagrire?

La risposta è Ni. Le proteine in polvere sono infatti un integratore che, come già detto, va a concertare un particolare macronutriente. Durante un percorso di perdita di peso, assicurarsi una adeguata assunzione di proteine, è senza dubbio una scelta che può aiutare a raggiungere il proprio obbiettivo non direttamente ma indirettamente: le proteine infatti hanno un impatto metabolico che è decisamente differente rispetto agli altri macronutrienti: ha una capacità termotecnica nettamente superiore rispetto a grassi e carboidrati, oltre che andare ad assicurare, soprattutto, un senso di sazietà piuttosto duraturo (questo fattore dipende in parte anche dal maggiore tempo necessario per la loro digestione).

Le proteine in polvere dunque possono aiutare coloro che desiderano perdere peso non a dimagrire, ma a mangiare meno, e dunque, indirettamente a raggiungere i loro obbiettivi. Se opportunamente utilizzate, e non sovradosate, le proteine in polvere possono coadiuvare in modo incredibilmente efficiente il raggiungimento del proprio fabbisogno proteico, favorendo un miglioramento della propria composizione corporea, e una perdita di peso.

Proteine vegetali in polvere

Come accennato all’inizio dell’articolo; la ricerca si sta spostando a proporre, come alternativa alla proteina del latte e dell’uovo, delle proteine in polvere di origine vegetale. La prima proteina in polvere di origine vegetale ad essere concentrata è stata quella della soia. La ragione è molto semplice, e traeva ragione nella particolare completezza del pool amminoacido della soia. Questo legume infatti, a differenza di tutti gli altri, si contraddistingue per una eccezionale completezza amminoacidica, a tal punto che, verificando l’indice di digeribilità, questo risulta essere molto simile a quello del latte.

Con il progredire della ricerca, le proteine della soia hanno cominciato ad essere utilizzate con una frequenza minore, in relazione alla sua tossicità in soggetti allergici. Le due proteine in polvere che maggiormente vengono utilizzate al giorno d’oggi (assieme per completare il pool amminoacido) sono quelle del riso e del pisello.

Le proteine del riso si contraddistinguono per un tempo di digestione lento, e vengono spesso utilizzate per sostenere le sintesi proteica durante le ore di digiuno (spuntino pre-nanna); le proteine del pisello invece, caratterizzate per una notevole velocità di digestione, e per l’abbondanza di BCAA, vengo utilizzate al mattino o prima dell’allenamento. Lo sviluppo di settore ha permesso di immettere nel mercato alternative vegetali che per risultati e efficacia sono sovrapponibili a quelle di origine animale, assicurando dunque la possibilità dell’utilizzo di una alternativa completamente senza derivati animali, per tutti coloro che la desiderano o ne necessitano. Le proteine in polvere di origine vegetale hanno un efficacia, secondo quanto emerso dagli ultimi studi in materia, decisamente simile rispetto a quelle di origine animale, costando dunque una ottima alternativa alle Whey ad esempio.