Fra i tanti aspetti da non trascurare quando si decide di stampare un prodotto cartaceo c’è quello legato alla rilegatura. Questa operazione consente di tenere in ordine i fogli di una stampa ed è indispensabile per una buona presentazione del prodotto.

Esistono diversi tipi di rilegatura, in base alla tipologia di prodotto che si vuole ottenere.

Per riviste, piccoli fascicoli, brochure e quaderni, la rilegatura a punto metallico è la più semplice ed economica, e garantisce un risultato finale pulito e resistente.

Per libri o tesi di laurea, invece, si dovrebbe optare per dei lavori di rilegatura più complessi e lunghi. Il costo sarà sicuramente più alto, ma queste tecniche sono indispensabili quando i fogli da rilegare sono parecchi e si ha la necessità di ottenere un prodotto elegante e duraturo.

Vediamo quali sono, in cosa consistono e per quali prodotti servono le diverse rilegature.

Rilegatura a punto metallico

Il metodo migliore per la rilegatura di stampe sottili come riviste, brochure o cataloghi, consiste nell’utilizzo di punti metallici di vario genere e in numero che dipende dalle dimensioni del foglio.

Trattandosi di un metodo eseguito a macchina, se si sceglie questo tipo di rilegatura l’ideale è rivolgersi a delle tipografie specializzate nella realizzazione completa del prodotto.

Ad esempio, BitPrint è una tipografia online che si occupa, tra gli altri lavori, di stampa di riviste punto metallico dall’inizio alla fine del processo. In questo modo si ottiene in pochissimo tempo un lavoro completo e di qualità, con un risparmio economico e di tempo considerevole rispetto all’utilizzo di altre tecniche.

Questo tipo di rilegatura è infatti anche molto veloce da realizzare. Prima di tutto, le pagine vengono stampate su fogli molto grandi in modo che siano distribuite su 4 facciate.

Una volta piegate, le pagine verranno posizionate in una macchina che inserisce dei punti di filo metallico nella costola del fascicolo. Così facendo, i fogli risulteranno uniti fra loro in modo stabile.

Rilegatura a caldo tramite brossura

Esistono due varianti di questa tecnica: cucita o fresata. Si tratta di una tecnica utilizzata soprattutto per rilegare libri, tesi e pubblicazioni di un certo spessore.

Nella brossura fresata le singole pagine, stampate fronte e retro, vengono tagliate tramite fresa da un solo lato e poi incollate con colla a caldo. Successivamente, il blocco di fogli viene incollato nel dorso alla copertina. Si tratta del metodo più economico ma meno duraturo, dal momento che con il tempo le pagine possono staccarsi.

La brossura cucita a filo, invece, prevede che i fogli vengano cuciti con del filo di cotone e raggruppati in piccoli fascicoli, per essere poi incollati su una tela e alla copertina.

Questo metodo, ancora utilizzato per libri e tesi, risulta molto costoso ed è sconsigliato per la stampa di piccole pubblicazioni.