Il varicocele è una patologia a carico delle vene. Potrebbe in qualche modo essere ritenuta simile alle vene varicose, ma si verifica intorno ai testicoli piuttosto che sulle gambe. Di solito non causa problemi seri, ma può avere un impatto sulla fertilità maschile.

Il varicocele è una dilatazione patologica delle vene testicolari, che hanno il compito di drenare il sangue nei testicoli. Quest’anomalia provoca il gonfiore del testicolo interessato.

Colpiscono un tipo di vena nota come plesso pampiniforme. Il plesso pampiniforme si trova nel funicolo spermatico. Questo cordone contiene anche il dotto deferente, il tubo che trasporta lo sperma, e l’arteria testicolare, che trasporta il sangue ai testicoli.

Il ruolo principale del plesso pampiniforme è quello di raffreddare il sangue arterioso prima che raggiunga lo sperma. Lo fa attraverso un meccanismo di “scambio termico”. I varicoceli possono interrompere questo sistema di raffreddamento. Ciò può impedire ai testicoli di produrre sperma di buona qualità.
Questa malattia interessa il 14% degli uomini, i soggetti più colpiti hanno un’età compresa tra i 15 ed i 25 anni.

Trattamento

Il trattamento di solito non è necessario, a meno che non ci sia :

  • dolore e disagio
  • un basso numero di spermatozoi
  • infertilità che si protrae da almeno 2 anni ed è altrimenti inspiegabile

In questi casi può essere consigliato un intervento chirurgico per il varicocele, ce ne sono di diversi tipi, sicuramente è bene parlarne con il proprio urologo-andrologo per valutare la tipologia adatta al caso.

Chirurgia

Sono possibili tre opzioni chirurgiche:

  • Varicocelectomia : la chirurgia a cielo aperto viene eseguita in anestesia locale o generale. Il chirurgo accederà all’area attraverso l’inguine, o meno comunemente, attraverso l’addome o la parte superiore della coscia. Usando microscopi chirurgici e ultrasuoni , chiuderà le vene colpite per reindirizzare il sangue attraverso altri vasi più sani. Il dolore post-operatorio è normalmente minimo e il paziente può presto tornare alle normali attività.
  • Chirurgia laparoscopica : il chirurgo esegue una piccola incisione nell’addome e passa un minuscolo strumento chirurgico attraverso l’apertura, con il quale esegue l’intervento.
  • Embolizzazione percutanea : un radiologo inserisce un tubo, o catetere, nel corpo attraverso un’arteria perferica, di solito tramite l’inguine. Gli strumenti vengono fatti passare attraverso il tubo e il chirurgo utilizza un embolo artificiale o sostanze chimiche per bloccare la vena cicatrizzandola. Questo è un intervento minimamente invasivo. Può essere eseguito in regime ambulatoriale e il tempo di recupero è relativamente breve.

Rischi dell’intervento chirurgico

Le  procedure chirurgiche sono relativamente sicure ma, come con qualsiasi intervento chirurgico, ci sono alcuni rischi. Questi includono :

  • danno alle arterie
  • ulteriore atrofia testicolare
  • infezione
  • lividi, gonfiore o accumulo di liquidi nell’area
  • dolore addominale

Raramente può svilupparsi una trombosi della vena renale . Questa condizione può influenzare negativamente il rene e potrebbe richiedere un ulteriore intervento chirurgico. A volte, anche le vene attraverso le quali passa il sangue dopo l’intervento chirurgico si ingrandiscono; potrebbe quindi essere necessario un ulteriore trattamento.