Che si tratti di formazione in azienza o di apprendimento nella scuola o nella vita personale e professionale, la formazione a distanza rappresenta l’innovazione nel campo che meglio sfrutta le opportunità e le potenzialità del web, in questa era definita digitale.
Un fenomeno che ha preso slancio dalla situazione sanitaria persistente nel nostro pianeta e dalle conseguenti restrizioni che – più o meno – ci condizionano la vita da quasi due anni.
Vediamo insieme cos’è la Formazione a distanza (FAD), come funziona e come si stanno evolvendo le cose in Italia.
FAD: Cos’è e come funziona
Con l’acronimo FAD si intende un sistema di apprendimento che non necessita della presenza fisica e che si basa su alcune piattaforme presenti sul web, a cui accere con il proprio device, comodamente da casa.
Una premessa è doverosa: questo tipo di evoluzione è conseguente al miglioramento dei sistemi di connessione. Sarebbe – infatti – stato impossibile adottare o anche solo immaginare l’utilizzo di questo tipo di soluzioni con una connessione a 56k. Oggi, con la banda larga e ultralarga, è possibile effettuare con naturalezza videoconferenze o videostreaming senza interruzioni o difficoltà.
Questo tipo di soluzione viene utilizzata in diversi ambiti:
- livello universitario: per corsi di laurea o master specializzati;
- formazione professionale: per la specializzazione di diverse categorie di professionisti;
- formazione aziendale: per il training e la specializzazione in nuove skill;
- formazione personale
e vi si accede semplicemente tramite la rete internet. L’intero percorso si basa su materiale multimediale – come testi, video o audio – su una costante attività di monitoraggio e termina (se previsto) con un test di valutazione. Le modalità però possono essere due: formazione a distanza sincrona e formazione a distanza asincrona, dove la differenza sta nel real time o nelle lezioni registrate.
Il boom durante l’epidemia
L’emergenza legata all’epidemia di Covid-19 e le conseguenti restrizioni per il contenimento del contagio, hanno stravolto quasi tutti gli ambiti della nostra vita. Miliardi di uomini, donne, ragazzi e bambini sono stati costretti al lockdown e quindi automaticamente hanno dovuto escludere la possibilità di fare quelle cose che normalmente appaiono scontate, come lavorare, studiare, andare al ristorante, in palestra, etc. Tra questi, circa un miliardo e mezzo erano studenti, impossibilitati quindi a frequentare le scuole di ogni ordine e grado.
Da qui, è nata l’urgente necessità di adottare la formazione a distanza, non senza difficoltà: i sistemi educativi mondiali sono stati messi a dura prova, sia per la qualità dell’educazione ma anche per la difficoltà di favorire equità e inclusività nel sistema educativo stesso. Non sono mancati infatti casi di studenti, provenienti da contesti svantaggiati, che non hanno avuto modo di proseguire il percorso di studi per problemi strumentali come la mancata disponibilità di una connessione o di un device idoneo.
Ma, dato che non vi erano alternative, l’adozione di questo sistema di apprendimento è stata obbligatoria, portando uno slancio non da poco a questa innovazione digitale che ormai tutti conosciamo.
Formazione a Distanza: un trend destinato a consolidarsi
Nonostante questo sistema limiti molto l’interazione tra le persone, penalizzando empatia e motivazione, la sua adozione ha rivelato anche moltissimi aspetti positivi a cui sarà difficile rinunciare.
Innanzitutto parliamo di accessibilità: l’e-learning permette allo studente di accedere a qualunque scuola lui desideri, anche dall’altra parte del mondo, senza dover pensare all’investimento e alla logistica che conseguirebbe alla frequenza in presenza: si pensi, ad esempio, ad uno studente italiano che vorrebbe iscriversi al Manhattan Community College a New York. Dovrebbe andare dall’altra parte del mondo, con i costi del trasporto, della vità lì (affitto, vitto, etc) e cambiare tutta la sua vita. Con la FAD, potrebbe frequentare tranquillamente dal suo paesino sugli appennini, semplicemente con un pc ed una connessione e magari decidere di andare a New York solo per svago.
Un vantaggio non da poco!
Oltre a questo, altri vantaggi della FAD sono l’autonomia dello studente nell’organizzazione, la flessibilità riguardo a orari e offerta formativa, la minore incidenza dei costi e per ultimo – ma altrettanto importante – la riduzione degli spostamenti e la conseguente riduzione dell’impatto ambientale.
Ecco perchè molti enti, scuole, università e istituto privati stanno ormai optando per questo sistema educativo: d’altronde, a loro è sufficiente dotarsi di una piattaforma per la formazione a distanza, di una connessione e pubblicizzare il loro corso a livello nazionale o internazionale, aumentando così la platea di potenziali studenti.
Un trend ormai reale, un trend destinato a consolidarsi: quando si abbattono i confini spazio/temporali, difficilmente si è disposti a tornare indietro!