I conigli sono piccoli roditori molto socievoli e perfetti per essere scelti come prossimo animale domestico, ma come qualsiasi altro animale può contrarre delle malattie quindi è importante capire come proteggerlo e di conseguenza proteggere chi viene a contatto con lui.

Esistono diversi tipo di vaccino per i conigli, alcuni sono obbligatori e altri facoltativi, ma in linea generale i veterinari consigliano di adottare tutte le misure necessarie per garantire una vita sana all’animale e scongiurare l’insorgere di malattie potenzialmente mortali e molto dannose anche per il proprietario.

Vaccinazioni obbligatorie

Ci sono due particolari malattie che possono colpire il nostro piccolo amico a quattro zampe, entrambe molto dannose, e sebbene non possano essere trasmesse all’uomo poiché sono specie-specifiche, è obbligatorio eseguire gli opportuni vaccini dato il loro alto tasso di mortalità:

La mixomatosi

La mixomatosi è una malattia virale e infettiva e viene trasmetta o tramite insetti vettori o con il contatto con un animale infetto.

E’ sicuramente una delle peggiori, infatti può uccidere il coniglio in circa 15 giorni, e colpisce sia quelli selvatici che domestici causando tumori che interessano i tessuti connettivi.

Ci sono anche altri sintomi: congiuntivite, rigonfiamenti cutanei, difficoltà a respirare, anoressia, abbattimento, infiammazione degli organi genitali.

Ad oggi ancora non è stata trovata una soluzione per arrestare questa malattia, per questo è molto importante vaccinare il proprio coniglio domestico.

Malattia Emorragica Virale

La seconda malattia è quella emorragica virale (MEV), che uccide l’animale in pochi giorni ed è causata da un virus che causa la necrosi dei tessuti interni ed emorragie agli organi per alterazioni nei meccanismi di coagulazione del sangue.

Il virus è altamente patogeno, infatti ha un periodo di incubazione che va da 24 a 75 ore, per questo è difficile capire quando si presenta, in ogni caso effettuando la vaccinazione potrai assicurare protezione al tuo coniglio.

La MEV trasmessa dall’animale attraverso feci, urine, lacrime e altri escreti di un coniglio infetto, ma anche tramite insetti vettori.

Fra i sintomi troviamo problemi respiratori, comportamenti anomali come sollevamento della testa ed estensione degli arti anteriori, e nei casi più gravi fuoriuscita di sangue dalle narici e dall’ano.

E’ opportuno prendere in considerazione anche la MEV 2, variante molto più diffusa della classica e che può colpire sia conigli selvatici che domestici, anche quelli vaccinati per la MEV di tipo 1.

E’ molto più rapida e pericolosa, infatti mentre la prima può colpire il coniglio a partire dai 50 giorni di vita, questa necessità di appena 15 giorni e spesso viene diagnosticata dopo il decesso.

La sintomatologia è molto simile alla MEV classica e l’unico modo per evitarla è il vaccino:  monovalente per i conigli già vaccinati per il ceppo classico, oppure bivalente che va a proteggere da entrambe.

Vaccinazioni facoltative

Ci sono anche altre problematiche meno gravi che possono colpire il coniglio ma in ogni caso, dal momento che frequenta un ambiente in cui ci sono delle persone, molto spesso anche bambini, ed eventualmente altri animali, è necessario tutelare la salute di tutti tramite delle vaccinazioni che seppur non obbligatorie sono una misura di prevenzione importante.

E’ il caso di quella contro le malattie respiratorie causate dai batteri soprattutto nel periodo autunnale, comunque questa patologia non uccide l’animale ed eventualmente può essere curata tramite la somministrazione di antibiotici.

Oltre a malattie respiratorie causate dai batteri, il coniglio può avere problemi di questo tipo anche per cause meno gravi infatti è un animale fragile e sensibile a correnti d’aria e corpi estranei.

Come curare il coniglio

Oltre a quelle citate, sono molte altre le malattie che interessano questi piccoli animali ed è importante documentarsi dal veterinario per capire se il nostro amico è in salute, e come possiamo curarlo al meglio.

Scoprirai che oltre ai vaccini puoi applicare anche dei trattamenti antiparassitari che si dimostrano fondamentali per eliminare funghi che possono attaccare l’ambiente della gabbia, che comunque va sempre mantenuto pulito per evitare l’insorgere di altri disturbi di salute.

Assicurare un ambiente pulito al coniglio è necessario, teniamo in considerazione che tali spazi si sporcano facilmente e c’è bisogno di una continua pulizia per non far accumulare la sporcizia.

Quando vaccinare un coniglio

Se l’animale adottato è particolarmente piccolo potresti dover aspettare un po prima di farlo vaccinare, infatti il periodo giusto è quello dai due/tre mesi in poi ed è consigliabile per non stressarlo troppo, far trascorrere circa 15 giorni fra un vaccino e l’altro (ovviamente ci riferiamo a quelli obbligatori descritti in precedenza).

L’intervallo fra i due vaccini è necessario soprattutto se la razza è di piccole dimensioni perché altrimenti potrebbe insorgere proprio la malattia da cui stai cercando di proteggerlo, infatti si tratta di animali con un organismo molto delicato.

Per quanto riguarda il richiamo, va fatto annualmente per la malattia emorragica virale e ogni sei mesi per la mixomatosi, con eccezioni riguardanti gli esemplari che vivono liberi in campagna, i quali richiedono periodi di richiamo più brevi.

Conclusioni

La vaccinazione è un metodo efficace di prevenzione verso le malattie più dannose che, attaccando il delicato organismo del coniglio, lo portano alla morte velocemente e fra terribili dolori.

Per capire quale sia il giusto protocollo da seguire bisogna farsi consigliare da un veterinario che, in base all’età del coniglio e alla sua storia clinica procederà con il da farsi.