L’artrosi è la perdita della cartilagine, quindi del rivestimento liscio insito in tutte le articolazioni. Con il passare del tempo e dell’età è possibile che lo strato di cartilagine diventi sempre più sottile fino a scomparire del tutto e a creare attriti con l’osso, diminuendo drasticamente l’utilizzo dell’articolazione.

Ginocchia e spalle sono al centro dei problemi che possiamo incontrare (ma non solo) con l’avanzare dell’età. Oltre alla riduzione della mobilità, l’artrosi alla spalla, provoca dolore.

La spalla è costituita da due parti fondamentali: l’omero che è simile ad una palla che permette alla glena, una parte della scapola, di lavorare e ruotare proprio sull’omero. Ma l’assenza di cartilagine provoca frizione, quindi dolore e artrosi.

A seconda dello stato di usura della cartilagine sono possibili numerosi e differenti approcci terapeutici. Il primo accorgimento è sicuramente quello di avere un approccio di tipo conservativo, ovvero si bassa su piccoli cambiamenti di vita quotidiana, sopratutto per quelle attività domestiche o lavorative, che richiedono l’utilizzo della spalla sopra al livello del viso e un recupero della funzione e posizione corretta della schiena, che richiama la cervicale, scapole e spalle.

Se non dovesse bastare, prima di arrivare ad un intervento, si può pensare a sedute di infiltrazione di acido jaluronico direttamente dentro l’articolazione stessa apportando i seguenti benefici

  • lubrificare l’articolazione con effetto cuscinetto;
  • nutrire la cartilagine residua;
  • rallentare l’infiammazione.

Se non dovesse bastare, si opta per una protesi, quindi un’intervento chirurgico che si esegue sopratutto in anestesia generale dalla durata di 40 – 90 minuti di operazione.

I rischi sono quelli comuni di una normale operazione con protesi, sopratutto dovuti all’anestesia, ma non è da considerarsi come un’operazione pericolosa.
Il decorso post-operatorio e i tempi di recupero per un’operazione alla spalla con protesi inversa sono circa un mese con il tutore, con l’ausilio di semplici esercizi per non perdere la mobilità e sviluppare gravi impedimenti e conseguenze.

Dopo aver rimosso il tutore, la terapia riabilitativa dovrà continuare fin quando non si è completamente ristabilita la mobilità all’arto. I tempi di recupero possono cambiare da persona a persona, dipende molto dall’età e da tanti altri fattori che possono incidere nei tempi di guarigione. Possiamo stimare altri 30-45 giorni di recupero. Quindi 2-3 mesi tra operazione, una prima e gentile riabilitazione, aggiunti alla terapia post-operazione vera e propria secondo i tempi di recupero personali.

Per approfondire puoi consultare anche:

  • https://cotmessina.com/protesi-inversa-della-spalla/
  • https://ortopediaborgotaro.it/