Originario dell’America Centrale e diffusosi in Europa dopo la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, il peperoncino può essere ormai considerato una delle spezie tipiche del nostro Paese, soprattutto limitatamente ad alcune regioni dell’Italia meridionale (la Calabria su tutte).

Nonostante abbia dimostrato di sapersi adattare con successo in contesti ambientali e condizioni di coltivazione diverse, persino in vaso, la pianta di peperoncino possiede i suoi punti deboli e richiede quindi la sua dose di attenzioni e di cure, al fine di  prevenire malattie e attacchi parassitari che possono compromettere in tutto o in parte la produzione, arrivando persino (sebbene si tratta di rari casi) ad uccidere la pianta stessa.

Prevenzione

La cura migliore è la prevenzione. Il terreno della pianta di peperoncino dovrebbe essere stato adeguatamente preparato sia nella struttura (la pianta mal sopporta terreni argillosi) sia nella concimazione, che non deve essere troppo abbondante soprattutto nella quantità di azoto che, favorendo la crescita fogliare a discapito di quella dei frutti, non farà altro che aumentare il rischio di attacco da parte dei KW: pianta di peperoncino come curarla (90)

parassiti. Per quanto riguarda l’irrigazione, l’ideale sono annaffiature in quantità ridotta ma frequenti, che non interessino l’apparato fogliare ma solo il terreno, in modo da evitare pericolosi ristagni idrici e umidità delle foglie che favoriscono l’insorgere di malattie fungine.

Principali Malattie e Cure della pianta di Peperoncino

In presenza di malattie fungine che colpiscono la parte aerea della pianta (ad esempio peronospora), è opportuno un trattamento a base di zolfo o rame sulle zone colpite (eventualmente anche il bicarbonato di sodio che si usa in cucina, ma ha un effetto più blando), rispettando i tempi di carenza prima del consumo in caso di applicazione in presenza di frutti (il trattamento è invece da evitare durante la fioritura). Gli stessi rimedi possono essere utilizzati per combattere le malattie fungine che attaccano l’apparato radicale o il colletto (ad esempio marciume radicale), assieme ad una corretta riduzione della quantità e/o della frequenza delle innaffiature che, come detto, possono acuire questi problemi.

Per approfondire:

  • https://www.ortodacoltivare.it/verdure/peperoni-piccanti.html
  • https://mypepper.it/coltivazione/come-riconoscere-e-combattere-malattie-peperoncino/