Se siete appassionati di fai da te o dei professionisti nel settore elettrico o elettrotecnico, avrete già sicuramente sentito parlare del multimetro (detto anche informalmente “tester”), strumento indispensabile per misurare i segnali elettrici in cavi e apparecchiature.

In questo articolo cercheremo di approfondire in modo semplice la questione, vedendo insieme il funzionamento di questa apparecchiatura e i suoi ambiti di utilizzo.

 

Che cos’è un multimetro?

Un multimetro digitale è un’apparecchiatura che viene utilizzata per la misurazione di due o più valori di un segnale elettrico.

Normalmente viene utilizzato dagli elettricisti per misurare la corrente, la tensione o la resistenza. L’avrete sicuramente già visto nelle mani del tecnico che chiamate quando avete un guasto in casa: il caratteristico dispositivo palmare di colore giallo in plastica che presenta due puntali per la rilevazione dei dati.

La sua storia è abbastanza antica, in quanto fu inventato da Donald Macadie nel 1920 e da quel momento è entrato in pianta stabile nella cassetta degli attrezzi di ogni elettricista o appassionato del fai da te.

 Nel 1977 Fluke realizzò invece un’evoluzione dello strumento, che divenne così digitale e assunse il monitor che rendeva più semplice la lettura dei dati.

 

Da che cosa è composto un multimetro?

Un multimetro, come detto in precedenza, permette di misurare i diversi valori all’interno di un segnale elettrico. Se volete approfondire la questione vi segnaliamo anche questo articolo di approfondimento dove troverete le unità di misura principali della corrente elettrica.

L’apparecchio presenta normalmente un display per la visualizzazione dei valori misurati, una serie di pulsanti con aggiunta di manopola per la scelta di quali valori prendere in considerazione durante la misurazione di un segnale elettrico e due connettori di ingresso.

Ai due connettori è sempre necessario collegare i due puntali con cavo flessibile e isolato. Normalmente il cavo rosso viene collegato al polo positivo e quello nero al polo negativo. Entrambi fungono da collegamento tra l’elemento che è oggetto del nostro test e l’apparecchio stesso, che avrà così il compito di fornire i dati richiesti relativi alla corrente elettrica registrata all’interno dell’oggetto.

 

Quali sono le tipologie di multimetro presenti in commercio e da chi vengono utilizzate?

Segnaliamo per prima cosa che un multimetro è un dispositivo che potreste trovare in commercio con forme, dimensioni e funzioni differenti a seconda della tipologia che sceglierete e al vostro scopo di utilizzo.

Esistono quelli che vengono informalmente chiamati “tester” e sono utilizzati maggiormente nelle pratiche di fai da te.

Poi troviamo i dispositivi compatti, che permettono di avere riferimenti e dati più accurati. Allo stesso modo di quelli appena citati, sono dispositivi palmari che hanno un’alimentazione a batteria e vengono utilizzati dagli elettricisti durante le operazioni di creazione di impianti o manutenzione.

Infine troviamo i multimetri avanzati per uso in laboratorio. Si tratta di strumenti digitali da tavolo con dimensioni sensibilmente maggiori, come ad esempio quello che troverete cliccando qui. Tramite la pagina appena citata potrete raggiungere il prodotto che viene venduto da Shoprs, in modo da comprendere subito il prezzo dell’apparecchiatura e capire le differenze rispetto agli strumenti più semplici menzionati in precedenza.

Noterete che tali apparecchiature presentano un sistema di misurazione maggiormente avanzato, la possibilità di monitorare più segnali in contemporanea, alcune funzioni supplementari (come ad esempio il test dei limiti) e la possibilità di salvare i dati in memoria ed esportarli anche su chiavetta usb.

Ora che avete compreso le caratteristiche, il funzionamento e le specifiche delle diverse tipologie di multimetro in commercio, non vi resta che scegliere l’apparecchiatura più adatta alle vostre esigenze.