Si sente parlare spesso di indennità di turno dei metalmeccanici, ma in cosa consiste e cosa dice il CCNL? Innanzitutto, si tratta di una percentuale retributiva maggiore rispetto a quella prevista da contratto. Essa però, cambia in base al turno notturno o diurno.

Secondo il CCNL tale indennità viene corrisposta al lavoratore avente un contratto collettivo, nel momento in cui debba essere compensato per un disagio che gli è stato arrecato durante lo svolgimento della mansione lavorativa.

Dunque tale percentuale di retribuzione maggiore, viene utilizzata per compensare maggiormente i giorni che di norma sarebbero da “riposo”, ovvero la domenica. L’indennità viene erogata in sintesi, per fare in modo che il lavoratore possa recuperare quei benefici e vantaggi di cui godrebbe qualsiasi altro dipendente che non impiega il suo tempo in orari festivi e senza alcun disguido.

Secondo una sentenza tenuta dalla Corte di Cassazione n. 8254/10, il lavoratore ha diritto all’indennità di turno qualora l’azienda per cui lavora presta un servizio continuativo (nonché ininterrotto). Di contro, se l’impresa non prevedesse aperture domenicali o nei giorni festivi, indipendentemente dalla scomodità oraria, non sarà prevista alcuna maggiorazione dello stipendio.

Indennità di turno dei metalmeccanici: cosa è previsto nel Contratto collettivo nazionale di lavoro

Secondo il Contratto collettivo nazionale di lavoro dei metalmeccanici, il lavoratore che impiega il suo tempo durante le giornate di festa (domenica, Pasqua, Natale etc), dev’essere retribuito di più. Tale indennità di turno varia in base a diversi fattori, come ad esempio il lavoro svolto di notte.

In base alla scomodità della situazione lavorativa, al dipendente spetterebbero più giorni di riposo, anche noto come “riposo compensativo”. Secondo la Legge e il CCNL dei metalmeccanici artigiani, lo straordinario comincerà a partire dal superamento delle 40 ore settimanali lavorate.

Tuttavia, vi è un limite imposto dalla Legge, posto a 230 ore all’anno di straordinari da non poter superare. La maggiorazione prevista in merito alla paga oraria parte dal 25% qualora gli straordinari avvenissero di giorno, fino a massimo il 55% in più se la mansione venisse svolta durante la notte.

Il CCNL in questione, regolamenta tre settori produttivi tutti differenti tra loro (metalmeccanica e installazione impianti, orafi ed infine odontotecnici). Motivo per cui sarebbe giustificata la differenza di percentuale maggiorata in merito a quest’ultimi settori.

Nel Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro del settore metalmeccanica ed installazione di impianti, le percentuali retributive maggiorate sono così suddivise:

  • Lavoro straordinario maggiorato al 25%;
  • Lavoro notturno con maggiorazione al 15%;
  • Lavoro festivo aumento del 45%;
  • Lavoro straordinario ma nei giorni festivi (oltre le otto ore di lavoro): 45%;
  • Lavoro straordinario durante le ore notturne (oltre le otto ore): 55%.

Per calcolare la paga oraria maggiorata grazie all’indennità di turno, è bene aggiungere tali percentuali alla normale retribuzione che viene corrisposta abitualmente come da contratto.

Gli unici casi in cui le ore straordinarie potrebbero essere superate sono le stesse in cui si presenta un evento particolare (fiera, mostra, manifestazione, etc), oppure per fronteggiare un pericolo imminente.