Mai come in questi anni pandemici le problematiche relative ai medici specializzandi sono saliti alla ribalta. Il Ministero della Salute, sia nel 2020 che nel 2021, ha firmato un decreto che ha autorizzato un notevole aumento di borse di specializzazione: ben 17.400 nel 2021 contro le 8.000 di due anni prima. Più del raddoppio. Un bel passo avanti per contrastare il cosiddetto “imbuto formativo” contro cui tuonano i camici bianchi, per i quali la borsa di studio da € 25.000 annui dovrebbe essere un diritto riconosciuto a tutti i giovani medici, in quanto tali, e non concesso a chi supera la selezione del test SSM.

In più, sempre nell’ottica di fronteggiare l’emergenza pandemica, il governo ha disposto alcune eccezioni alle incompatibilità previste per i medici specializzandi (che fino ad oggi non potevano esercitare durante la frequenza, salvo effettuare qualche sostituzione di MMG o guardia medica): a loro è stata concessa la possibilità di svolgere il ruolo di medico vaccinatore e di lavorare nelle USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziali), i presidi approntati per combattere il Covid-19.

Proprio a seguito di queste nuove possibilità lavorative, il problema delle assicurazioni dei medici specializzandi è diventato sempre più critico. Cerchiamo di chiarine insieme i motivi.

 

L’assicurazione per un medico specializzando è obbligatoria?

I medici che svolgono esclusivamente l’attività di medici specializzandi sono tenuti, in base alla Legge Gelli Bianco, a stipulare a proprie spese almeno la polizza di colpa grave. Infatti l’art. 10 comma 3 recita:

Al fine di garantire efficacia alle azioni di cui all’articolo 9 e all’articolo 12, comma 3, ciascun esercente la professione sanitaria operante a qualunque titolo in strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private provvede alla stipula, con oneri a proprio carico, di un’adeguata polizza di assicurazione per colpa grave.

Se il medico specializzando svolge poi attività libero professionale effettuando sostituzioni o altri incarichi previsti per fronteggiare la pandemia di cui sopra, è evidente che una polizza di sola colpa grave non sarà più sufficiente, ma sarà necessaria una polizza di rc professionale che andrà a coprire l’attività di medico specializzando + l’attività svolta in libera professione. Su questo aspetto consigliamo di leggere l’approfondimento scritto da Marco Belli, Ceo di Rc Medici®, che spiega con chiarezza cosa deve avere l’assicurazione dei medici specializzandi.

 

L’assicurazione per medici specializzandi che massimale deve avere?

 

I medici che svolgono esclusivamente l’attività di medico specializzando presso l’SSN possono optare per il massimale più basso che trovano. Infatti, in caso in cui la Corte dei Conti eserciti il diritto di rivalsa nei loro confronti in caso di colpa grave, la rivalsa sarà plafonata al triplo del loro reddito annuo lordo, che è intorno ai 25.000 euro (quindi la rivalsa massima sarà intorno ai 75.000 euro per ogni caso). Con un milione di massimale, che spesso è il minimo in circolazione, lo specializzando si tutelerà quindi per circa 13 casi di rivalsa: più che sufficienti.

 

L’assicurazione per medici specializzandi deve avere la retroattività?

 

La Legge Gelli prevede che le polizze dei medici abbiano una retroattività di almeno 10 anni. Ovviamente se si è iscritti da meno tempo, per esempio da un anno, una retroattività di 10 anni non servirebbe, perché nessuna polizza coprirebbe i danni fatti durante l’università.

Attenzione al caso in cui un medico eserciti in libera professione per un anno, assicurandosi in tal senso, e l’anno successivo entri in specialità. Qualora si assicuri con una polizza di sola colpa grave, lo stesso medico non sarà coperto per l’attività svolta in libera professione l’anno precedente. La prima polizza non coprirà più dopo la scadenza, a meno che non si sia acquistata la garanzia postuma. Quindi in questo caso il nostro medico dovrebbe stipulare una polizza di rc professionale con almeno un anno di retroattività che copra sia la frequenza in specialità che l’attività in libera professione.

 

La franchigia è importante per l’assicurazione di un medico specializzando?

 

A nostro avviso, la franchigia è l’ultimo dei fattori da tenere in considerazione al momento della scelta. Una franchigia di 500 euro non sposta di molto. Quello che conta è che la polizza copra il danno.

 

L’assicurazione di colpa grave si può estendere all’rc professionale?

 

Tendenzialmente, le polizze di colpa grave non prevedono questa possibilità. Altre invece, come Am Trust Assicurazioni o Unipolsai, prevedono la possibilità di sostituire la polizza e inserire anche l’rc professionale, cioè la garanzia che copre colpa lieve e grave quando si esercita in libera professione e si ha un rapporto contrattuale diretto con il paziente.

Attenzione: certe estensioni non sono state aggiornate ai nuovi ambiti lavorativi previsti dalle nuove leggi di cui sopra , e citano esclusivamente l’attività di sostituzione o di guardia medica e non l’attività di medico vaccinatore.