Il settore che maggiormente beneficia dell’uso delle materie prime plastiche è l’edilizia, preceduto soltanto dal packaging e gli imballaggi. I materiali plastici sono performanti ed economici, nonché facilmente reperibili e semplici da mettere in posa.
Tra queste materie prime di particolare pregio è il polistirene espanso (EPS), uno dei materiali da costruzione in grado di migliorare il design e l’integrità strutturale dell’edificio, totalmente riciclabile. Sin dal suo riconoscimento come materiale isolante convenzionale negli anni ’50, l’EPS ha registrato rapidi progressi in altre nuove implementazioni. Attualmente i lavori in polistirene sono praticati in molte strutture edilizie grazie al loro vantaggio in termini di sostenibilità e al miglioramento in termini di efficienza energetica, durata e qualità ambientale interna.
Complici anche i vari bonus edili per l’efficientamento degli edifici con la possibilità di detrazioni dal 55% fino addirittura al 110%, l’utilizzo del polistirolo espanso è in notevole crescita perché permette maggiori prestazioni energetiche.
Il polistirolo espanso: che cos’è
Negli ultimi anni c’è stata una crescita esponenziale di interesse per l’applicazione del polistirene espanso (EPS), nome tecnico del polistirolo, per il settore edile. L’EPS è un materiale isolante ben consolidato utilizzato per varie applicazioni in quanto ha una struttura leggera ma rigida in grado di garantire un buon isolamento termico e un’elevata resistenza agli urti. Oltre a ciò, possiede un’elevata capacità di carico con un peso ridotto, assoluta barriera all’acqua e al vapore, tenuta all’aria per ambienti controllati, lunga durata, bassa manutenzione, costruzione rapida ed economica.
I pannelli in EPS, forma principalmente utilizzata in edilizia, non sono altro che un agglomerato di plastica cellulare leggera costituita da piccole particelle di forma sferica contenenti circa il 98% di aria. Questa costruzione microcellulare a celle chiuse fornisce all’EPS le sue eccellenti caratteristiche isolanti e ammortizzanti.
L’EPS è costituito da piccole perle di polistirene che derivano dallo stirene tramite processo di polimerizzazione. Durante questo processo, viene iniettato un gas all’interno delle perle le quali subiscono un’espansione del volume che genera una struttura cellulare penetrabile all’aria.
Come effettuare efficacemente i lavori in polistirene in edilizia
La bassa densità del polistirene espanso lo rende perfetto per l’isolamento termico, perché si caratterizza per un ottimo rapporto costi e prestazioni. Permette di soddisfare la normativa in materia di risparmio energetico.
Sebbene ci siano diverse forme di utilizzo del polistirolo in edilizia (come ad esempio la schiuma legante) è innegabile che la più utilizzata e performante sia nella modalità pannelli coibentati strutturali, come quelli venduti da rvapolistirolo.it.
I pannelli isolanti strutturali sono dei pannelli cosiddetti a sandwich utilizzati come elementi strutturali negli edifici in calcestruzzo in applicazioni peculiari, ad esempio pareti, tetto e pavimento; il nucleo di questi pannelli è costituito da EPS. Dal punto di vista delle prestazioni, questo materiale è considerato un componente chiave nella costruzione moderna grazie alla sua elevata flessibilità e resistenza.
Le caratteristiche del polistirolo espanso
La versatilità e la facile applicazione dell’EPS rendono questo materiale estremamente vantaggioso per l’utilizzo in edilizia. Particolarmente semplice la sua messa in posa, è possibile tagliarlo in diverse forme, per utilizzarlo in estrema semplicità nell’isolamento degli edifici.
Il polistirolo espanso è facilmente reperibile, ha un costo relativamente basso se paragonato alla resa e alla performance, rispetto ad altri prodotti per l’edilizia.
Ha una versatilità enorme, viene impiegato in diverse maniere, nell’isolamento da rumori, nei pavimenti per l’isolamento da calpestio e nelle intercapedini, oltre a fungere da isolante perimetrale.
Le lavorazioni in polistirolo espanso hanno un peso piuttosto basso e in questo modo non si incide in modo rilevante sulle strutture. Per esempio rispetto all’isolante in sughero che ha 165 kg su m3 di incidenza, il polistirolo espanso incide nella misura di 30kg/m3.