Come ogni anno, l’arrivo della bella stagione porta con sé anche l’aumento delle temperature e dei livelli di umidità. Si tratta di inconvenienti non da poco, che spesso tendiamo a sottovalutare.

In realtà ci sono validi motivi per cui è preferibile mantenere bassi i livelli di umidità nelle nostre case. Ad esempio un ambiente umido rende i nostri corpi meno efficienti a rilasciare il calore, facendoci sudare di più.

L’umidità può inoltre creare le condizioni ideali per il proliferare di pericolosi germi e batteri. Ma l’alta umidità favorisce anche la crescita all’interno delle abitazioni della muffa, con tutti i rischi che questa comporta per la nostra salute e l’igiene personale.

E se quest’ultima potrebbe sembrare un problema marginale, di poco conto, la verità è che la muffa non è solo un inconveniente estetico, ma può essere estremamente pericolosa per la nostra salute: problemi alle vie respiratorie, mal di testa, fatica. Sono questi tutti problemi che si associano alla muffa e quindi indirettamente agli alti livelli di umidità.

Come e quando abbassare il tasso di umidità

Ci sono vari rimedi con cui è possibile deumidificare le stanze della propria abitazione, alcuni più efficaci degli altri. Tuttavia, prima di andare ad analizzare uno per uno quelli che sono i metodi per deumidificare le stanze, bisogna capire prima quand’è il caso di farlo. Insomma, come facciamo a capire che le nostre case hanno decisamente bisogno di essere deumidificate?

I primi segnali di eccessivi livelli di umidità, come accade spesso, potrebbero provenire dal nostro corpo. Ad alti livelli di umidità, come già accennato, si associano una serie di sintomi fisici e psichici, da non sottovalutare. Li ripetiamo: problemi respiratori, mal di testa, depressione. In questo periodo dell’anno il consiglio è, oltre che consultare un medico, quello di verificare i livelli di umidità dell’aria.

Un altro campanello di allarme è la condensa, spesso osservabile sulle finestre.

Altri segnali sono l’odore stantio ed eventuali macchie d’acqua presenti in giro.

Il consiglio è sempre e comunque quello di dotarsi di misuratori di umidità per tenere sempre sotto controllo e osservazione quest’ultima, e se ne trovano vari modelli in commercio, alcuni a prezzi davvero scontati.

Ciò precisato, andiamo adesso a vedere quali sono i rimedi per deumidificare in modo facile e veloce la propria abitazione.

Il primo modo per deumidificare le stanze, nonché quello più semplice, è utilizzare un deumidificatore.
Ma non sempre questa è la scelta più conveniente. Per una serie di motivi è infatti preferibile ricorrere ad alternative naturali. Il contro principale è il costo di questi macchinari. Sono molto spesso estremamente costosi, sia nell’acquisto che nella manutenzione. Inoltre tendono a consumare tanta elettricità, impattando sull’ambiente che sulle nostre finanze.

I rimedi naturali per deumidificare la stanza

Quindi l’opzione migliore è indubbiamente quella di scegliere solo ed esclusivamente rimedi naturali per deumidificare in modo sicuro, conveniente e veloce le proprie abitazioni.

Un primo rimedio è il calcio cloruro. Posizionandolo nei punti più sensibili della propria abitazione è possibile porsi al riparo dall’umidità, infatti questa distanza è in grado di assorbire naturalmente l’umidità nell’aria.

Queste fialette si trovano tranquillamente su internet o nei negozi specializzati e rappresentano uno dei metodi naturali più convenienti per diminuire in modo rapido il tasso di umidità nelle case.

Una delle fonti principali di umidità nelle case è il bagno. I bagni e le docce possono infatti rilasciare umidità nell’aria e per contrastare questo fenomeno ci sono tre sistemi.

Il primo è quello di utilizzare un umidificatore da bagno, da azionare ogni volta che lo si utilizza. È utile poi mantenere l’ambiente areato, quindi aprire frequentemente porte e finestre in modo da favorire il ricircolo d’aria. Infine bisognerebbe limitare il tempo passato sotto la doccia a massimo 15 o 20 minuti, per evitare di alzare eccessivamente i livelli di umidità nell’ambiente.

Un altro accorgimento che può aiutare con la riduzione dell’umidità, completamente naturale, è quello di tenere all’interno della casa delle piante. Queste infatti sono estremamente utili per ridurre e tenere bassa l’umidità all’interno della casa e non richiedono nessuna spesa o sforzo particolare, se non un po’ di cura e attenzione.

Le alternative

Un’alternativa ai deumificatori è quella di utilizzare il condizionatore. Ogni condizionatore di moderna generazione, ma in realtà anche quelli più vecchi, dovrebbe infatti avere incorporata la funzione dry, che consente per l’appunto la deumidificazione della stanza e quindi la riduzione dei livelli di umidità.

Se si dispone di un condizionatore si tratta di un metodo facile e veloce per deumidificare rapidamente l’ambiente, anche se non costituisce di sicuro una soluzione definitiva, non andando a trattare le cause che stanno alla base del problema.

Inoltre il condizionatore comporta il dispendio di energia elettrica e quindi si tratta di un’opzione leggermente più costosa rispetto ai classici rimedi naturali di cui abbiamo trattato.

Un altro rimedio è il bicarbonato di sodio. Sono risaputi gli effetti del bicarbonato nella riduzione del cattivo odore, ma non tutti sanno che può avere anche un ruolo nella riduzione dei livelli di umidità nell’aria. La sostanza va posta in prossimità delle finestre: basta tenere una confezione aperta con all’interno il bicarbonato nelle stanze dove sono stati misurati i livelli di umidità più elevati.

Si tratta del classico rimedio della nonna, sebbene supportato da basi scientifiche, che per ovvi motivi non può avere la stessa efficacia di un vero e proprio deumificatore o anche dei classici condizionatori.

Tuttavia se abbinato agli altri consigli e rimedi può offrire un valido contributo nell’evitare che salgano in modo eccessivo i livelli di umidità nella propria casa. Inoltre è proprio il caso di dire che tentare non nuoce: il costo è estremamente basso e rappresenta sicuramente una delle opzioni più economiche per deumidificare in modo efficace l’ambiente che si possano trovare in circolazione.

Bisogna tenere a mente che leggeri livelli di umidità sono desiderabili e non portano nessuna conseguenza spiacevole. Non c’è bisogno di combattere l’umidità a tutti i costi con l’pbiettivo di portarla a zero. Prendendo le giuste misure e seguendo i consigli che abbiamo illustrato in questo articolo è possibile evitare che si alzino i livelli di umidità in primo luogo, evitando quindi di dovere ricorrere a misure più estreme nel tentativo di gestire una situazione ormai già compromessa.

Il consiglio finale è insomma quello di monitorare i livelli di umidità nella propria abitazione attraverso uno dei tanti misuratori che è possibile trovare in commercio. Laddove si dovesse constatare che il livello di umidità sta salendo sopra il 50%, allora sarà sufficiente applicare uno o più dei rimedi che abbiamo esposto.

Come trattare le stanze più colpite dall’umidits della propria abitazione

Vediamo adesso alcuni rimedi per trattare le stanze più colpite. Innanzitutto per combattere la muffa che, come abbiamo visto, è una conseguenza quasi naturale degli alti livelli di umidità bisogna pulire a fondo la stanza, per evitare di compromettere la proprie salute.

Quindi, innanzitutto, fare areare.

  • Aprire le finestre per lasciare passare l’aria è un passo essenziale.
  • Poi bisogna assicurarsi di pulire a fondo, per eliminare germi e batteri.
  • Pulire a fondo significa agire anche in quelle aree che solitamente si tende a trascurare. Ad esempio è il caso degli spazi dietro e sotto i mobili o degli oggetti che si trovano sulla superficie degli stessi.
  • Utilizzare i prodotti giusti in base alla tipologia di pavimenti e di mobili risulta di fondamentale importanza per una pulizia perfetta che non lasci niente al caso.
  • Attenzione a non trascurare le pareti, che possono essere pulite o utilizzando un’aspirapolvere oppure attraverso vari oggetti come spazzole, spolverini, panni in microfibra.
  • Per i lampadari bisogna utilizzare panni bianchi e detergenti specifici, per pulirli fino in fondo evitando allo stesso tempo di danneggiare i materiali.
  • Per evitare la formazione di muffa e sporco si consiglia di pulire a fondo la stanza almeno una volta ogni tre settimane in aggiunta alle normali pulizie giornaliere.

Mantenere le stanze areate, evitare la formazione di muffa e macchie, deumificare periodicamente e eseguire pulizie approfondire di tanto in tanto ci pone al riparo non solo dall’umidità ma anche dal rischio di contrarre malattie per i germi e i batteri che trovano nello sporco il loro habitat ideale per prosperare e proliferare.